Il paese di grumes
GRUMES è un paese di 450 abitanti dell’alta Valle di Cembra, nel TRENTINO nord orientale.
Si trova a 850 m. di altitudine, tra villaggi arroccati e terrazzi di muri a secco, inconfondibile caratteristica di un paesaggio modellato da secoli di fatiche e amore per la montagna.
Boschi secolari, corsi d’acqua, spettacolari terrazze di vigneti e una fitta rete di sentieri: una grande varietà di ambienti per le più svariate attività sportive, ma anche per staccare la spina e rilassarsi all’aria aperta.
Grumes si trova a venti chilometri da Cavalese e le Dolomiti di Fiemme e a 30 minuti dalla città di Trento.
Cura del bene pubblico e turismo sostenibile
Da oltre dieci anni il paese di Grumes è impegnato nel recupero del patrimonio edilizio, culturale e ambientale del proprio passato agricolo per dar modo a residenti e ospiti di fruire del territorio in modo responsabile e in armonia con l’ambiente e con l’identità del luogo.
Si tratta di un percorso, denominato “Progetto Grumes”, che si fonda principalmente sulla riscoperta e sulla valorizzazione del passato, in un’ottica di sviluppo futuro, e sul recupero del valore del bosco e della vita di paese, nell’obiettivo di far riemergere il senso di appartenenza al luogo e la fiducia in un futuro per la montagna.
Il progetto si è concretizzato in un’incisiva azione di valorizzazione turistico-culturale del patrimonio pubblico dismesso, in particolare attraverso i seguenti interventi:
– riconversione del vecchio caseificio turnario dei Masi di Grumes in locanda-affittacamere: La locanda El Casel dei Masi (2006);
– ristrutturazione dell’ex oratorio in Centro Servizi Sociali (Centro servizi Le Fontanelle con teatro, palestra, ambulatori, sedi per associazioni, 2006);
– riconversione di una malga abbandonata in rifugio alpino: Il Rifugio Potzmauer (2009);
– ricostruzione dell’ex caserma dei Carabinieri in Ostello della Gioventù: L’Ost – il nuovo ostello di Grumes (2012);
– realizzazione di un padiglione per le feste e attiguo parco botanico sul sito del pascolo collettivo di un tempo (“Pian da Lost grant”, anni 2008-2012).
Particolare attenzione è riservata all’offerta di un turismo rispettoso dell’ambiente, grazie alla creazione di itinerari e sentieri tematici (Sentiero dei vecchi mestieri, Giro dei masi, Sentiero botanico…) da percorrere a passo lento.
Altre importanti azioni intraprese consistono nella promozione:
- della Rete delle Riserve Alta Valle di Cembra – Avisio
- del territorio come espressione della storia e della cultura locale
- dell’educazione e della sensibilizzazione ambientale
- di un uso sostenibile delle risorse energetiche e ambientali locali (es: teleriscaldamento a biomassa locale, diffusione di pannelli termici e fotovoltaici, alto tasso di raccolta differenziata…)
LA NASCITA DEL “PROGETTO GRUMES”
Nel loro più significativo libro-documentario sulla trasformazione del Trentino Solo il vento bussa alla porta (1972), Aldo Gorfer e Flavio Faganello hanno dedicato un intero capitolo, dal titolo “Perché fuggire?” (pgg 102 -112), ai Masi di Grumes; non a caso la magica foto di Faganello che corredava il pezzo (una Croce imponente e “definitiva” sui Masi in via di abbandono) è stata voluta e riprodotta sulla facciata della locanda El Casel dei Masi (dal pittore Simone Delladio) a voler significare la fine dell’esodo e il ritorno alla montagna.
Da quelle righe e da quel titolo ha preso forma la speranza che una via d’uscita all’emorragia demografica di Grumes fosse possibile, perché il territorio, la montagna, la gente dimostravano di avere le risorse per reagire a decenni di partenze.
In trent’anni le cose sono maturate, così come la coscienza di sé di un’intera comunità. Per gradi, a partire dagli anni Settanta, con un gruppo di giovani motivati e maturati attorno all’esperienza di gestione dell’Oratorio, dell’organizzazione per undici anni del “Fungo d’oro” (1978 -1989), e di un’intensa e innovativa promozione culturale nel folto mondo associazionistico, si è rinnovata e rafforzata l’identità sociale, sono maturate idee e obiettivi, concretizzatisi nell’ambizioso e strutturato progetto posto in campo a Grumes agli inizi del nuovo secolo.
Il 7 dicembre 2007 nasce la società “SVILUPPO TURISTICO GRUMES SRL”, con l’obiettivo fondamentale di gestire e promuovere le strutture del Comune di Grumes destinate allo sviluppo dell’economica turistica dell’alta Val di Cembra.
Il Progetto Grumes trova nelle energie e nelle risorse locali la propria forza: il coinvolgimento sociale e la sinergia tra pubblico e privato e tra i diversi comparti economici hanno ridato vitalità e valenza economica al territorio, accentuandone identità e radicamento.
LA PIÙ PICCOLA “CITTÀ DEL BUON VIVERE”
Grumes è fiero membro di Cittaslow, un movimento nato nel 1999 con l’obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’enogastronomia alla pratica del vivere quotidiano.
I Comuni che aderiscono all’associazione devono essere animati da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; devono essere rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina.
IN ARMONIA E SINERGIA CON L’AMBIENTE NATURALE
Grumes è inoltre inserito all’interno della Rete delle Riserve dell’Alta Valle di Cembra-Avisio (insieme ai comuni di Faver, Valda, Grauno e Capriana), nata con l’obiettivo fondamentale di preservare e valorizzare l’ambiente fluviale, in gran parte ancora selvaggio, del torrente Avisio, nonché di promuovere l’educazione e la sensibilizzazione ambientale, tra giovani e meno giovani.
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